L'autore si presenta
di Stefano Lo Cicero
Nel marasma che caratterizza l’evoluzione sempre crescente di forme, di tecniche e di sperimentazioni in continuo divenire, con i linguaggi più astrusi e futuribili di un’esasperata avanguardia, talvolta l’arte è solo una spettacolarizzazione gratuita e senz’anima.
In questo frastuono, parlare di sé può sembrare retorica presunzione o fatto puramente anacronistico. Ciò malgrado, ritengo opportuno aprire il sipario, scavando a ritroso tra le pieghe gualcite del tempo, per astrarvi le esperienze fatte e le motivazioni che mi hanno accompagnato in un arco essenziale di vita e di pensiero.
Posso dire di avere superato quel solco fatale che mi ha indotto a inseguire me stesso negli ideali protesi dell’anima in continuo fermento, operando quasi in sordina lungi da clamori effimeri che spesso amplificano e deformano l’immagine genuina dell’artista.
In questa carrellata di opere che vanno dal ’54 ad oggi, i diversi momenti di ispirazione si snodano e si ricompongono, concatenandosi in un unicum di travagli, di esperienze fatte e di nuove emozioni stimolanti dove la “donna” è sempre stata il riferimento basilare.
Nell’arco di oltre mezzo secolo, ritengo di avere operato con scrupolosa umiltà all’insegna della buona ragione e con meditata riflessione di analisi introspettiva, che mi ha aiutato a veicolare il mio assunto creativo con passione, consapevolezza e lucido impegno.